Overblog
Editer l'article Suivre ce blog Administration + Créer mon blog

Articles RÉCents

25 septembre 2007 2 25 /09 /septembre /2007 08:58
L'incertezza favorisce I movimenti collettivi
Di Francesco Alberoni
Gli uomini sopportano molto male l'incertezza. Spesso preferiscono
affrontare una situazione difficile ma certa, che un'insicurezza
prolungata. Lo studente che ha sostenuto un esame, chi ha fatto degli esami
medici, l'imputato che attende la sentenza, provano un'ansia che cresce
quanto più dura l'attesa. Ne «Il processo » di Franz Kafka l'imputato non
sa di che cos'è accusato né chi l'accusa né quando avrà luogo il processo.
Far aspettare gli altri, non rispondere alle loro lettere, tenerli col
fiato sospeso è una prerogativa del potere malvagio. E' per ridurre
l'incertezza che una società emana le leggi, prende impegni, fa patti,
trattati.

Oggi viviamo in un periodo di incertezza elevata. Vi contribuiscono molti
fattori. Una è la crisi delle ideologie. L'ultima a dissolversi è stata
quella marxista che prometteva uguaglianza, giustizia e un futuro radioso.
Oggi nessuno conosce il futuro.

Non lo conosciamo nemmeno dal punto di vista climatico. Inoltre la
globalizzazione ha prodotto uno spostamento dell'asse politico ed economico
dall'Occidente all'Oriente. Noi dipendiamo per muoverci, riscaldarci,
perfino per usare I computer, dal petrolio e dal metano dei Paesi islamici.
La Cina è diventata una superpotenza economica, fra poco lo sarà anche
militare. E così pure l'India. Le nostre imprese fanno fatica a resistere
alla concorrenza di Paesi in cui la gente viene dalla miseria e lavora per
costruire un futuro per sé e I propri figli. Gente che crede di poter
migliorare. Molti occidentali, invece, non ne sono più sicuri.

L'incertezza è particolarmente significativa in Italia dove è accentuata da
uno scarso sviluppo economico a cui si aggiunge un'incredibile
conflittualità che va dalla politica, alla religione, alla morale. Non c'è
tema che non divida gli italiani, se l'educazione debba essere rigida o
permissiva, se sia bene o male l'aborto, se debba essere permesso il
consumo di droghe, se sia vera la teoria dell'evoluzione, se I Vangeli
abbiano una base storica, se si debba fare o no l'alta velocità, tutto.

E questo produce un'incertezza che in alcuni diventa indifferenza, in altri
paura, in altri ancora collera e rivolta. Ma l'incertezza alimenta sempre
in modo sotterraneo il bisogno di certezze, di regole, di idee e valori
condivisi. E' perciò un'epoca propizia ai movimenti collettivi che prima
portano all'estremo il conflitto, poi fanno emergere nuovi partiti, nuovi
leader e ricreano, spesso ad alto prezzo, il consenso e l'autorità.


24 settembre 2007
Partager cet article
Repost0

commentaires