22 janvier 2008
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Dino Buzzati - Inviti superflui
“Sia quel che sia, noi staremo insieme in qualche modo, e troveremo la
gioia. Non importa se di giorno o di notte, d’estate o d’autunno, in un
paese sconosciuto, in una casa disadorna, in una squallida locanda. Mi
basterà averti vicina. Io non starò qui – ti prometto – ad ascoltare gli
scricchiolii misteriosi del tetto, né guarderò le nubi, né darò retta alle
musiche o al vento. Rinuncerò a queste cose inutili, che pure io amo. Avrò
pazienza se non capirai ciò che ti dico, se parlerai di fatti a me strani,
se ti lamenterai dei vestiti vecchi e dei soldi. Non ci saranno la
cosiddetta poesia, le comuni speranze, le mestizie così amiche all’amore.
Ma io ti avrò vicina. E riusciremo, vedrai, a essere abbastanza felici, con
molta semplicità, uomo con donna solamente, come suole accadere in ogni
parte del mondo.”
“Sia quel che sia, noi staremo insieme in qualche modo, e troveremo la
gioia. Non importa se di giorno o di notte, d’estate o d’autunno, in un
paese sconosciuto, in una casa disadorna, in una squallida locanda. Mi
basterà averti vicina. Io non starò qui – ti prometto – ad ascoltare gli
scricchiolii misteriosi del tetto, né guarderò le nubi, né darò retta alle
musiche o al vento. Rinuncerò a queste cose inutili, che pure io amo. Avrò
pazienza se non capirai ciò che ti dico, se parlerai di fatti a me strani,
se ti lamenterai dei vestiti vecchi e dei soldi. Non ci saranno la
cosiddetta poesia, le comuni speranze, le mestizie così amiche all’amore.
Ma io ti avrò vicina. E riusciremo, vedrai, a essere abbastanza felici, con
molta semplicità, uomo con donna solamente, come suole accadere in ogni
parte del mondo.”